Anche se abbiamo delle fedi calcistiche diverse, lui neroazzurro ed io rossonero, con Ignazio Cau è nato un feeling calcistico immediato.
Al termine del Campionato dei Giovanissimi, dove ha conquistato il terzo posto, Mister Cau mi ha rilasciato un intervista interessante.
La sua carriera calcistica è divisa tra la Sardegna ed Emilia Romagna, Airone, Torpedo Fiamma e Neon Europa, sono le squadre dove ha iniziato nella provincia di Cagliari, poi trasferitosi in Emilia Romagna, ha giocato nel Cella, Tabiano e Condor, per poi finire la carriera a Laerru, Erula, Sedini e Atletico Doria.
Da 10 anni allena nel settore giovanile dell’Ampurias, e quest’anno nella Polisportiva Valledoria, dopo la fusione con l’Ampurias.
Cosa pensa delle Scuole Calcio in Sardegna:
“In Sardegna ci sono valide scuole calcio, ed i giusti vincoli imposti dalla Figc, fanno si che i giovani calciatori siano seguiti da tecnici qualificati”, prosegue Mister Cu, “sotto questo profilo sono stati fatti notevoli passi avanti, ed a beneficiarne sono sopratutto i bambini.”
Un suo giudizio sulla stagione appeana trascorsa:
“E’ stata un’ottima stagione, aldilà del terzo posto, dietro le due corazzate Torres e Marzio lepri, il mio progetto prevedeva il consolidamento della tattica individuale e collettiva, la ricerca del gioco partendo dal basso e l’impiego di tutti i ragazzi a disposizione, anche a scapito del risultato, questi obiettivi sono stati centrati in pieno.
Ho chiesto di fornirmi tre nomi che si sono distinti in questa stagione, ma lui ha dato il merito sopratutto al collettivo.
Cau, classe 64, preferisce allenare anche in futuro il settore giovanile, che sedersi in una panchina di dilettanti.
Il sogno nel cassetto:
“Più che sogni nei cassetti, parlerei di obiettivi, l’unico che mi pongo è quello di tenermi sempre aggiornato e migliorare, per il bene dei ragazzi, che alleno.”
